“Il terremoto è un dramma, che mette a nudo la comunità, ma ci dice che il paese non è fatto di case e muri, ma i muri sono fatti di persone ed interazioni. Ritengo che questo concetto sia anche alla base del movimento muralista”. Nel primo murale realizzato ad Aielli (2016) Alleg coglie la storia di un paese che ha vissuto e vive fratture e rivoluzioni, e che ha saputo rinascere attraversando le pieghe e i segni del tempo e della terra, scossa dal sisma del 1915. Col suo tratto pulito, essenziale eppure denso, delicato e poetico, Alleg ha voluto riflettere sulla ricostruzione del paese, della comunità e del futuro. Una ricostruzione affidata alla gioia e alla semplice naturalezza dei bambini e all’entusiasmo dei giovani che non si danno per vinti. Una rinascita che ha sullo sfondo il recupero di un rapporto armonico con la terra, con la montagna e con la natura, per ricostruire una dimensione umana più attenta all’ambiente e alle sue molteplici forme di vita. Un’opera che segna l’inizio di un cammino e getta le basi e i cardini del progetto Borgo Universo.