È uno degli artisti più sorprendenti e innovativi nel panorama dell’arte mondiale. Visionario, esplosivo, fuori dagli schemi; padrone di una tecnica unica nel suo genere acclamata in tutto il mondo per la sua originalità. Un’arte che, come la scultura, si serve di strumenti rumorosi e pesanti, si immerge nella polvere e nel caos per dare vita, con un affascinante paradosso, ad opere di una delicatezza disarmante. L’artista portoghese Alexandre Manuel Dias Farto, in arte VHILS, è stato ospite della settima edizione di Borgo Universo grazie ad un’attività congiunta tra GAL Marsica e comune di Aielli. Una collaborazione che mira alla promozione artistica, culturale e turistica del territorio e a supportare le attività della cooperativa di Comunità La Maesa. L’opera è dedicata alla memoria di Augusto Cicchinelli, storico animatore del GAL Marsica recentemente scomparso, che insieme al sindaco Di Natale aveva cominciato ad immaginare un muro di Vhils ad Aielli.
Attraverso la sua distruzione creativa VHILS ha fatto riemergere dalla parete un volto che guarda lontano. Un volto assorto nei suoi pensieri, che guarda altrove immaginando un futuro tutto da sognare e da costruire. Nella mente si inseguono e si incastonano immagini che attraggono e guidano lo sguardo: il cielo stellato e una falce di luna, la città con le sue luci scintillanti, la sua vita piena, ricca e affascinante, il rumore e i falsi miti di progresso. In basso un bambino che corre e che gioca e che ricorda forse i tratti di una vita più libera e genuina. Quello di VHILS è un volto in bilico che ben rappresenta il cammino di Aielli e la tensione dei suoi abitanti, in equilibrio precario tra la città e la campagna, tra il progresso e il ricordo, tra il passato e il futuro, nella costruzione del proprio presente.