Nel 2022 lavora su una grande parete di Aielli Stazione, mettendo in scena una sorta di danza di personaggi onirici che interagiscono tra loro, osservandosi e toccandosi, trovando sostegno l’uno nell’altro per proseguire il cammino della vita. L’opera vuole infatti mostrare il rumore e il caos delle nostre vite, ma anche la chiarezza che possiamo trovare in noi stessi riflettendo e specchiandoci nell’altro per conoscerci più a fondo e così capire chi siamo e chi vogliamo diventare. La porta dell’edificio è perfettamente integrata nell’opera e diventa cuore pulsante dell’opera: “Per trovare la luce dobbiamo guardarci dentro e confrontarci con noi stessi. Questa è l’unica chiave per aprire la porta e capire che non siamo soli”.