Il murale, realizzato nel 2017, interagisce e dialoga con lo spazio architettonico, giocando con il giardino della casa, in cui il grande albero affonda le radici, richiamando quelli della piazza vicina. Le figure umane che solitamente riempiono della loro presenza i suoi muri qui si fanno piccine e modeste di fronte all’immensità del cielo. Il fusto robusto, come la torre, si protende e allunga i suoi rami-telescopi verso il cielo. Intanto i piccoli uomini osservano, studiano, coltivano la terra; si fanno cullare e guidare da questo grande cosmo che si fonde con la natura.