Nel 2018 l’architetto Alberto Cicerone realizza quest’opera suggestiva e brillante: un albero immerso in un cielo stellato in cui cosmo e natura si incontrano in un’atmosfera carica di mistero e di attesa.
Nel 2022 Cicerone è tornato sul posto per modificare ancora il suo dipinto, aggiungendo la parte inferiore del tronco e la barra rossa che con un forte contrasto cromatico separa con violenza la natura e il suo aspetto più profondo, irrazionale e spirituale, dallo sguardo dello spettatore, che è come rinchiuso in una “prigione invisibile”; come se l’uomo, dominato da un mondo che produce e consuma se stesso, abbia perso il contatto immediato con il mistico e il trascendente.